giovedì 10 ottobre 2013

Dare la vita


allora, io penso
sono sul mare, schiacciata in mezzo a uomini e donne e bambini, non c'è posto nemmeno per respirare, il bambino dentro di me ha fretta, fretta di vedere questo mondo che crede bello e colorato. le doglie mi prendono, occhi e mani mi guardano e forse gesti mi aiutano. sopra, sul ponte, c'è odore di fumo che si mescola ad altri odori intensi, di fatica e disperazione. la barca ondeggia sempre più forte e il mio bambino arriva, con un dolore come le onde. non faccio in tempo nemmeno a prenderlo in braccio che il barcone affonda col suo carico di urla. dare la vita e perdere le vite

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